012Factory e ACE UVGI I ACE UVGI in collaborazione con l’Università di Augsburg ha sviluppato una valigetta sanificatrice per ospedali di campo in Etiopia.
ACE UVGI in collaborazione con l’Università tedesca di Scienze Applicate di Augsburg ha sviluppato una valigetta sanificatrice che sarà utilizzata negli ospedali di campo in Etiopia e donata ad una ONG.
La collaborazione, è nata grazie a Pasquale di Donato, insieme a Carmine e Daniele Marzaiuolo fondatore di ACE UVGI, e la sua conoscenza diretta con il Prof. Dr. Fiorentino Valerio Conte.
Questi che detiene il corso “ Progetto di Costruzione del Prodotto” con il Prof. Dr. Ing. Michael Schmid, ingegnere elettrico, dell’Università di Augsburg, ha proposto ACE UVGI per realizzare il progetto a cui è finalizzato il corso.
E’ nata, pertanto, l'idea di una valigetta sanificatrice, tenendo conto delle circostanze in cui deve operare , ad esempio deve essere facilmente trasportabile, quindi leggera e della tecnologia che è stata messa a disposizione ossia due moduli LED di ultima generazione Seoul Viosys.
ACE UVGI ha ,quindi, realizzato un prototipo integrando un HMI di controllo Touch Screen con un'interfaccia intuitiva e semplice da utilizzare, conducendo dei test per verificarne l'irraggiamento e fornire delle tempistiche di sanificazione, oltre che definirne il grado di efficacia germicida.
Alla luce di questo successo ed impegno, abbiamo rivolto alcune domande a Carmine Marzaiuolo, del team ACE UVGI.
1. Chi c’è dietro ACE UVGI e quali sono i vostri background?
Carmine Marzaiuolo e Daniele Marzaiuolo hanno esperienza di progettisti,lavorazioni metalmeccaniche e costruzione di macchine automatiche, combinate agli studi effettuati sulla tecnologia UVC e le sue applicazioni. L’Ing. Pasquale di Donato è specializzato in Produzione e Sicurezza sul lavoro, ed è stato fondamentale per l’avvio del primo progetto della Startup.
2. Descrivete brevemente il progetto e quali sono i benefici per i clienti nell’utilizzare i vostri prodotti.
Il progetto consiste nella realizzazione di un sanificatore UVC per materiale medico e dispositivi di protezione individuale (Mascherine, guanti e camici) che dovrà essere utilizzato in zone remote dell’Etiopia, dove la mancanza di detergenti antibatterici e antivirali, dispositivi di protezione e strumenti di laboratorio sono un problema quotidiano. L’impianto sarà usato in 7 differenti ospedali, ed è stato progettato per essere facilmente trasportabile e consumare quantitativi di energia minimi. La realizzazione di sistemi di disinfezione con tecnologia UVC favorisce il riutilizzo e minimizza gli sprechi, oltre ad essere economicamente vantaggiosa. Mascherine e guanti in particolare non subiscono nessuna alterazione della loro efficacia protettiva.
3. Come avete sfruttato a vostro vantaggio la situazione contingente dovuta all’emergenza sanitaria Covid-19? Vi ha rallentato o spronato ancor di più?
L’emergenza sanitaria ha portato a una riscoperta della tecnologia UVC, che si è rivelata un valido metodo di sanificazione, anche contro il recente Sars-Cov-2, dimostrando che è possibile inattivare il virus dopo pochi secondi di esposizione, con la corretta dose di irraggiamento. Gli stessi produttori di LED e Lampade UVC hanno accelerato la produzione e la ricerca, creando emettitori più potenti e affidabili. Ciò ha aperto nuove opportunità per l’applicazione degli UVC, spronandoci a ricercare e progettare impianti che sfruttino al massimo l’efficacia e le potenzialità offerte dalla tecnologia.
4. Quando è nata la collaborazione con 012Factory e quanto è stato importante il team di 012 per il vostro percorso?
012 Factory ha contribuito allo sviluppo dell’idea imprenditoriale, fornendo consulenze e contatti fondamentali per la nascita della startup. La collaborazione è nata a Giugno 2020, quando abbiamo proposto le nostre prime idee di applicazione della tecnologia UVC, unite alla nostra esperienza di progettistica e lavorazione metalmeccanica.
5. Quali sono state le strategie condivise con esso?
La strategia consigliata e condivisa è stata quella di puntare sull’innovazione, sviluppando prodotti dall’alto contenuto tecnologico che rappresentassero nuove opportunità per un mercato in forte espansione già prima della pandemia da Covid-19.
6. Quali obiettivi vi siete prefissati per il futuro prossimo?
Non è difficile pensare che questa nuova tecnologia sarà d’uso in larga scala, anche in ambito industriale. E’ nostro compito cercare di sfruttarne al massimo le potenzialità, progettando e sviluppando impianti di disinfezione di grande efficacia che si integrano nei processi produttivi industriali.
7. Essendo voi molto giovani, un consiglio che sentite di dare a chi come voi parte solo da un’idea e non sa come approcciarsi a questo mondo.
Il nostro consiglio è quello di non bruciare le tappe e procedere gradualmente, dando importanza a ogni step del processo nei minimi dettagli, perchè saranno quelli a fare la differenza.
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