L'irruzione della startup cinese
DeepSeek ha scosso profondamente il panorama mondiale dell'intelligenza artificiale, dimostrando che è possibile ottenere risultati comparabili a quelli di
ChatGPT impiegando risorse notevolmente inferiori.
In un’epoca in cui i giganti tecnologici occidentali si affidano a colpi di ingenti investimenti di capitale, DeepSeek ha sottolineato come
modelli altamente competitivi possano essere sviluppati su un hardware più economico, con un consumo energetico ridotto e a costi decisamente inferiori. Questo ribaltamento di paradigma segna uno spartiacque per l’Occidente e mette in discussione la sua tradizionale supremazia tecnologica.
Il crollo di
Nvidia, che ha perso quasi 600 miliardi di dollari in pochi minuti - una cifra paragonabile all’intera Borsa di Milano - ha amplificato ulteriormente questo impatto. Oltre alla dimensione finanziaria, un evento del genere rappresenta il rischio concreto che l’Occidente possa essere superato tecnologicamente dalle realtà emergenti. L’effetto domino è stato evidente: investitori e operatori di mercato hanno reagito con preoccupazione all’ascesa di DeepSeek, capace di destabilizzare facilmente il consueto equilibrio dei
colossi statunitensi.
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DeepSeek e la sfida dell’IA: un equilibrio tra innovazione, geopolitica e mercato
Pubblicato da: Admin