ISA: tenerli d’occhio per migliorare la gestione aziendale
Il provvedimento dello scorso 30 gennaio pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate individua i dati utilizzati per l’applicazione degli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) per il 2023.
Quest'anno gli Isa in revisione sono 88 e riguardano professioni come notai, commercialisti e geometri, attività al dettaglio come parrucchieri e gelaterie, e imprese come costruttori edili e agenti di commercio.
Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) sono indicatori utilizzati dall'Agenzia delle Entrate per valutare proprio l'affidabilità fiscale delle aziende e dei contribuenti. Vengono calcolati sulla base di dati economici, contabili e strutturali che sono rilevanti per l'annualità di imposta. E il loro obiettivo principale è quello di identificare eventuali rischi fiscali e di verificare la corretta applicazione delle norme da parte dei contribuenti.
Ad esempio, le attività commerciali con un punteggio ISA basso potrebbero essere soggette a controlli più rigorosi e frequenti rispetto a quelle con un punteggio alto. Inoltre, l'Agenzia delle Entrate può utilizzare i risultati degli ISA per indirizzare la sua attività di controllo verso i contribuenti che presentano un rischio fiscale maggiore.
Per calcolarli, l'Agenzia delle Entrate utilizza un algoritmo che considera diversi fattori, come la storia fiscale, la situazione economica e finanziaria, e la struttura aziendale. Questi fattori vengono quindi ponderati in base alla loro rilevanza e utilizzati per generare il punteggio finale.
Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate stabilisce le modalità per l'acquisizione dei dati necessari per l'applicazione degli ISA. Questi dati possono essere acquisiti sia massivamente da operatori professionali che individualmente dai contribuenti. In questo modo, l'Agenzia delle Entrate può avere una visione completa e precisa della situazione fiscale dei contribuenti e delle aziende.