Le competenze IT e la digitalizzazione del Sud Italia
Negli ultimi anni, le città del Sud Italia stanno registrando una crescita significativa nel settore tecnologico, confermandosi come poli emergenti per l’innovazione e la digitalizzazione. Lo studio Tech Cities di Experis, brand di ManpowerGroup, evidenzia come le città di Napoli, Bari e Catania siano tra le prime dieci in Italia per richieste di profili IT, dimostrando un’attrattività crescente per aziende e talenti.
Queste città si distinguono non solo per la domanda di figure altamente qualificate come Java Developer ed E-commerce Manager, ma anche per la presenza di un ecosistema dinamico di startup e spin-off universitari che stimolano l’innovazione.
Napoli, in particolare, con il suo forte background accademico, ha visto crescere la richiesta di professionisti IT, mentre Bari si è affermata nel campo dell’automazione, e Catania ha mostrato un notevole spirito di innovazione. Tuttavia, nonostante l’aumento delle opportunità, le retribuzioni medie annue lorde per i profili tech nel Sud sono inferiori rispetto a quelle del Nord Italia: si va dai 39.400 euro annui a Napoli ai 40.300 euro di Bari, in contrasto con le cifre più elevate delle città settentrionali.
Le aziende sono attratte non solo dai talenti disponibili, ma anche da incentivi come fondi regionali e politiche di sostegno per la digitalizzazione. Questi strumenti hanno reso il Sud un’opzione sempre più interessante per l’insediamento di nuove attività tech. Tuttavia, per colmare il divario con le aree settentrionali, è fondamentale un ulteriore supporto mirato, che consenta di rendere il territorio ancora più competitivo, sia per le retribuzioni sia per le opportunità di crescita professionale.
Il tema della digitalizzazione e della trasformazione tecnologica nel Sud Italia è collegato a una visione più ampia del cambiamento economico. Come hanno evidenziato i libri di Philip Laroma Jezzi (Romanzo fiscale, Franco Angeli, 2024) e Fabrizio Maronta (Deglobalizzazione, Hoepli, 2024), la globalizzazione e i cambiamenti geopolitici stanno ridefinendo gli equilibri economici e le strategie di crescita. La crisi del capitalismo e le nuove sfide globali stanno spingendo le città e le aziende a trovare soluzioni innovative per competere a livello internazionale, unendo sostenibilità, digitalizzazione e capacità di adattamento.
Questo processo di innovazione richiede non solo la disponibilità di competenze tecniche, ma anche un forte impegno per lo sviluppo di infrastrutture e un ecosistema favorevole, come ha dimostrato il caso di Nova Connect a Genova. Iniziative di questo tipo possono rappresentare un modello anche per le città del Sud, offrendo un’opportunità di connessione tra startup, PMI e grandi aziende, e accelerando così la crescita del tessuto imprenditoriale locale.
Ecco allora che digitalizzazione e innovazione tecnologica nelle città del Sud Italia sono strumenti essenziali per il loro sviluppo economico e sociale. Se sostenute da politiche efficaci e investimenti mirati, queste aree possono davvero colmare il divario con il Nord, creando un ambiente favorevole per il futuro della tecnologia e dell’innovazione.
Pubblicato da: Admin
Categoria: News