Possibilità di rivalutare terreni e partecipazioni
La legge finanziaria per l'anno 2023 in Italia consente la rivalutazione dei valori di acquisto di titoli o partecipazioni negoziate o non negoziate in mercati regolamentati e di terreni edificabili con destinazione agricola. Questa rivalutazione può essere effettuata sostituendo l'imposta sulle plusvalenze con un'imposta sostitutiva al 16%.
L'obiettivo della rivalutazione è quello di permettere ai contribuenti di calcolare le plusvalenze e le minusvalenze finanziarie sulla base del valore normale al 31 dicembre 2023, in luogo del costo o del valore di acquisto. La relazione e il giuramento della perizia di stima devono essere effettuati entro il 15 novembre 2023.
Questa agevolazione fiscale è stata introdotta in passato e più volte prorogata nel tempo, in modo da aiutare i contribuenti a gestire al meglio i loro investimenti finanziari. Comporta l'obbligo di versare l'imposta sostitutiva al 16% del valore della rivalutazione, ma evita la necessità di pagare la tassazione sulle plusvalenze in caso di cessione a un prezzo inferiore.
Bisogna fare bene i conti. Consideriamo questo esempio:
Costo di acquisto | 32.312 |
Valore perizia | 70.000 |
Corrispettivo vendita | 70.000 |
Imposta sostitutiva agevolata (16% di euro 70.000) | 11.200 |
Plusvalenza (euro 70.000 - 32.312) | 37.688 |
Imposta sostitutiva ordinaria (26% di euro 37.688) | 9.800 |
L'investitore ha acquistato un bene per un costo di 32.312 euro e ha deciso di rivalutarlo ai fini del computo di plusvalenze e minusvalenze finanziarie. La stima è stata di 70.000 euro e l'investitore ha deciso di venderlo per lo stesso importo.
L'investitore ha scelto inoltre di versare l'imposta sostitutiva agevolata al 16%, che ammonta a 11.200 euro.
La plusvalenza è pari a 70.000 euro - 32.312 euro = 37.688 euro. Se l'investitore avesse deciso di non optare per l'imposta sostitutiva agevolata, avrebbe dovuto pagare un'imposta sostitutiva ordinaria, al 26% di 37.688 euro, quindi pari a 9.800 euro.